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Comunicato a sostegno di Mimmo Lucano e del ‘Modello Riace’

La stupefacente condanna di Mimmo Lucano da parte del tribunale di Locri che arriva a comminare quasi il massimo della pena prevista per ognuno dei numerosi capi di imputazione e, in totale, quasi il doppio della richiesta avanzata dal pubblico ministero nonché pene pecuniarie draconiane ha sorpreso quanti, come noi, hanno da sempre nutrito una grande ammirazione per la sua opera. Questa è divenuta nel tempo ancora più luminosa nel contrasto con l’indegna campagna di fango orchestrata dalla destra salviniana, essa stessa oggetto di numerose e ripetute vicende giudiziarie, che sembra oggi conseguire un suo obiettivo ambito.

Il „modello Riace“, con il quale si è prodigiosamente combinata la rivitalizzazione di un borgo in via di spopolamento con l’accoglimento e l‘integrazione di immigrati sulla base della creazione di nuove attività lavorative, è un simbolo che fa onore non solo a chi lo ha ideato e applicato superando infinite difficoltà, ma anche al nostro Paese. I numerosi riconoscimenti ricevuti da Mimmo in tutto il mondo, da Fortune ai premi per la pace e i diritti umani di Berna e Dresda, sono da soli una risposta esauriente al rozzo e ignorante populismo xenofobo che di proposito ha voluto fare di Mimmo un obiettivo esemplare da denigrare e abbattere.

Non abbiamo la conoscenza dettagliata che ci possa permettere un giudizio compiuto sugli incredibili capi d’accusa che stanno alla base della condanna e che vanno dall’associazione a delinquere – come se Mimmo fosse uno dei volgari mafiosi che da sempre ha contrastato – al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina fino alla truffa e al peculato – lui che, come da innumerevoli testimonianze, non ha ricchezze e non conduce una comoda vita negli agi. L’avvocato Pisapia, che ha accettato di difendere senza onorario Mimmo, parla di una sentenza „totalmente in contrasto con le evidenze processuali“.

Non vogliamo qui, per amore della correttezza cui ci sentiamo obbligati come democratici, iniziare un nostro processo di piazza contro coloro che hanno emanato la sentenza. Non abbiamo, come detto sopra, gli elementi per poterlo fare. Non è d’altra parte nostro compito esercitare in modo surrettizio funzioni che sono dei giudici. Siamo soprattutto interessati ai risvolti e i significati politici e sociali delle vicende sulla base di quanto accertato in sede di procedimento giudiziario, per quanto esso sia tenuto a motivare le proprie sentenze sulla base di un accertamento dimostrato dei fatti a tutela delle parti coinvolte.

Per rispetto dovuto alla Giustizia in quanto istituzione e sospendendo ogni giudizio vogliamo quindi attendere con grande attenzione il deposito della sentenza con le relative motivazioni che avverrà entro i prossimi 60 giorni. Solo allora potremo, fra l’altro, meglio giudicare quanto giusta sia l’osservazione di Pisapia riportata sopra.

Tuttavia vogliamo una volta di più e con forza mostrare la nostra solidarietà a Mimmo in questo momento difficilissimo per lui e rinnovare l’espressione della nostra grande ammirazione e riconoscenza per la sua opera esemplare. La battaglia non è finita con questa sentenza e noi nutriamo una speranza ben fondata che il prosieguo del procedimento giudiziario porterà alla completa riabilitazione di Mimmo non solo nelle aule dei tribunali ma nel paese intero.

Circolo PD di Berlino e Brandeburgo

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Immagine adattata da: https://livesicilia.it/wp-content/uploads/2021/09/Mimmo-lucano-648×340.jpg