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L’8 marzo a Berlino con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Articolo tratto dal sito pdgermania.de

L’evento dell’8 marzo è conosciuto come la festa internazionale delle donne. In questa occasione la donna viene celebrata, vengono denunciate le disparità che esistono nella società e gli uomini, di norma, si limitano a regalare un mazzo di mimosa all’amica, alla moglie o alla fidanzata, credendo così di aver assolto al loro dovere.

Finita la festa, la routine torna quella di sempre e, anno dopo anno, le cose non cambiano. L’errore è di concepire l’8 marzo non come un giorno di denuncia e di critica al sistema di cui facciamo parte, bensì una festicciola glamour in cui molte donne (diciamo la verità) gioiscono nel dire “è il mio giorno!” e molti uomini si sentono “in obbligo” di fare qualche cosa di carino: “massì, oggi è il loro giorno…” con un approccio, ancora una volta, fortemente maschilista.

Il problema, però, non è universale. Se in Italia la struttura patriarcale è ancora forte e dominante, come sostengono sociologi e psicologi, altrove le cose sono assai diverse.  Per la prima volta, infatti, ho assistito ad una manifestazione dedicata alle donne, dove la donna non era affatto “celebrata”, dove non c’erano mimose e dove, udite udite, la presenza di ragazzi e uomini era grandissima.

Alla festa della donna, a Berlino, ho partecipato su invito della SPD e assieme alla capolista per le elezioni europee Sylvia-Yvonne Kaufmann. Abbiamo preso parte al corteo che da Gesundbrunnen ha raggiunto Rosa Luxemburg Platz, circa 1 ora e 30 minuti di marcia, con musica e balli.

La cosa che più mi ha colpito è stata  la fortissima presenza di uomini, giovani e meno giovani, dimostrando che altrove la “questione femminile” è anche una “questione maschile“. Sì, perché quando si parla di parità non è possibile immaginare che la discussione includa solo le donne. Senza la controparte, gli uomini, non è possibile affrontate i temi della disuguaglianza di genere nel lavoro, nell’educazione e nella vita quotidiana.

Al corteo, inoltre, erano presenti donne e uomini di nazionalità diverse. Un gruppo mi ha particolarmente colpito, quello delle donne col velo che manifestavano accompagnate dai propri mariti e passeggini a seguito. Anche in questo caso, grande stupore e gioia.

La questione maschile è dunque il vero nodo da sciogliere. Il punto è come gli uomini si rapportano con le donne, ma soprattutto, come essi si rapportano con se stessi.

Solo con la consapevolezza che i problemi delle donne riguardano anche gli uomini, si può pensare di poter intervenire concretamente sulle disuguaglianze che ancora caratterizzano il nostro Paese, e soprattutto è importante che le donne stesse acquistino coscienza di questo fatto.

Allora, un buon otto marzo a tutte le donne e a tutti gli uomini.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino




Metti in circolo il pittore

Anche il Circolo del PD di Berlino ha deciso di aderire all’iniziativa del blogger Antonio Sicilia sponsorizzata dal PD nazionale “Metti in circolo il pittore“, per manifestare il dissenso rispetto agli effetti che la riforma Gelmini ha avuto sull’insegnamento della storia dell’arte nelle scuole superiori italiane.

PD

L’Italia ha un patrimonio artistico straordinario, che rappresenta un settore economico purtroppo non valorizzato. Anche per questa ragione non sono comprensibili le ragioni che hanno portato alla scelta di eliminare la storia dell’arte da molti istituti superiori, tra cui quello ad indirizzo turistico, o di ridurla sensibilmente nei licei.

Attraverso questa iniziativa abbiamo manifestato un dissenso, ma anche valorizzato l’impegno e la professionalità di chi vive d’arte. L’iniziativa d’apertura aveva un valore simbolico, infatti, in tutti i circoli PD d’Europa si sono tenute manifestazioni simili: lezioni di storia presso i circoli, visite guidate ai musei, mostre e incontri con artisti di vario genere.

Come Circolo PD Berlino, abbiamo deciso di organizzare un vernissage collettivo, per questo vogliamo ringraziare gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa con le loro opere e con la loro testimonianza. Grazie a Kollektiv LiebermannstraßeGiovanni Orlando, Fulvio Pinna e Christian Riminucci.  Un ringraziamento anche alla curatrice, Alessandra Manca.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino




Incontro con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Il 1 febbraio 2014 abbiamo incontrato Sylvia Yvonne Kaufmann, già Vice Presidente del Parlamento Europeo fino al 2007, ed oggi candidata della SPD per Berlino alle elezioni europee (EU2014) che si terranno a maggio.

All’incontro, che si è svolto presso la Kurt Schumacher Haus (KSH), hanno partecipato iscritti e simpatizzanti della SPD, del PSE e del PD berlinese. La discussione ha rappresentato un momento di grande speranza per chi guarda ad un rafforzamento del Partito Socialista Europeo (PSE) nel parlamento di Bruxelles come ad un fattore necessario per una svolta reale nelle politiche di integrazione europea. Il PSE ha infatti la forza e la storia necessarie per rappresentare un punto di riferimento per tutte le forze che guardano a sinistra, e che, pur con storie diverse alle loro spalle, chiedono tutte un deciso cambio di passo nelle politiche economiche dell’Unione e nel processo di integrazione. Il Partito Democratico non è purtroppo ancora membro del PSE, anche se costituisce con esso un gruppo parlamentare unico; ma nostra speranza è però che possa presto diventarne membro a tutti gli effetti.

Durante la discussione, Sylvia Yvonne Kaufmann ha usato parole di speranza, indirizzate al futuro, tese a delineare la necessità di costruire un’unica voce della socialdemocrazia europea che possa imporre il suo candidato (Martin Schulz) alla guida della commissione, e possa aprire un dialogo con le altre forze europeiste e progressiste del parlamento.

A seguito del suo breve e intervento, il dibattito si è presto concentrato attorno ad alcuni temi decisivi. E’ stato toccato il tema dell’immigrazione come problema realmente europeo, e non più confinabile alle politiche dei singoli stati nazionali. Si è parlato di dignità e diritti umani, della necessità di una politica condivisa e trasparente, del bisogno di lavorare insieme per conseguire l’obiettivo di un’Europa realmente integrata. Si è poi parlato del pericolo rappresentato dal crescente fronte anti-europeo di movimenti e partiti legati agli ambienti della destra – in Francia con Marie Le Pen e in Germania con Alternative für Deutschland (AfD).

Come si può combattere questo anti-europeismo di destra? Qual è la strategia del PSE? Kaufmann risponde con semplicità: bisogna agire insieme, e dimostrare che il futuro è un’Europa unita, che non c’è spazio per le contrapposizioni. Dal problema dei rifugiati politici alle questioni di politica economica, la solidarietà è una bussola che l’Europa non può perdere. Lo slogan scelto dal presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, per la sua campagna, è indicativo: non un’Europa tedesca, ma una Germania Europea.

La stessa presenza del Partito Democratico a Berlino, e il suo impegno per una politica europea partendo dai territori, vuole dimostrare agli elettori che l’Europa è il futuro, che le istituzioni europee sono una garanzia di libertà e giustizia per tutti i cittadini e che è importante salvaguardare questo scopo.

Per questi mesi, dunque, il nostro impegno concreto per una campagna elettorale europeista e al fianco del PSE, con Martin Schulz e con Sylvia Yvonne Kaufmann a Berlino.

Federico Quadrelli

Presidente del Circolo PD Berlino




Per un PD sempre più europeo

Il Congresso del PD svoltosi nei mesi scorsi ha avuto come conseguenza un significativo ricambio nei quadri dirigenti del Partito a livello locale. Questo vale anche per la Circoscrizione Europa: un gran numero di circoli ha eletto nuovi segretari e nuovi direttivi.

All’incontro informale fra i segretari dei Circoli PD europei, svoltosi a Parigi fra il 25 e il 26 gennaio, in effetti c’erano moltissime facce nuove. E’ stato un piacere, per chi scrive, incontrare i compagni di partito delle altre città d’Europa. Dalla Germania eravamo in tre (Berlino, Monaco e Hannover), più un collegamento skype da Wolfsburg. C’era inoltre la nostra iscritta ed ex segretaria Laura Garavini, nella veste di parlamentare eletta in Europa. Purtroppo c’era un solo rappresentante dalla Svizzera (molti segretari elvetici si erano detti infatti contrari alla riunione).

La grande maggioranza dei partecipanti faceva parte delle cosiddette “nuove emigrazioni”. Questo non mi ha stupito, perché l’incontro aveva come scopo principale proprio quello di far conoscere i “nuovi” segretari appena eletti. Tuttavia, trovare il modo per far dialogare e lavorare insieme in modo produttivo la dirigenza di “vecchia” e “nuova” emigrazione mi sembra rimanga una sfida per il futuro del PD Europa, e non solo.

L’aspetto più positivo della riunione è che si è respirata un’aria di entusiasmo e di sincera voglia di “fare”. Più che per l’effettiva originalità della discussione che abbiamo intavolato (gli argomenti concordati erano: elezioni europee, servizi per gli italiani all’estero, nuova emigrazione e riforma della rappresentanza) trovo che l’incontro sia stato utile soprattutto per aver attivato un network politico che fino a poco fa rischiava di rimanere tale solo sulla carta. Scommetto che da questa iniziativa nasceranno proficue collaborazioni e progetti ad ampio raggio su temi che riguardano tutti noi.

C’è da aggiungere che anche il PD nazionale ha lanciato recentemente un bel segnale di vitalità e di attenzione verso gli italiani all’estero. La direzione del Partito, infatti, ha votato all’unanimità impegnando il PD ad intervenire con urgenza su due questioni fondamentali: la messa in sicurezza del voto all’estero e l’allargamento dell’esercizio del voto agli italiani temporaneamente all’estero, come gli Erasmus, protagonisti di una commovente iniziativa di protesta alle scorse elezioni politiche. Sarà compito anche dei Circoli PD nel mondo vigilare perché quest’impegno si traduca presto in una legge dello Stato.

Nell’immediato, il compito più importante per i Circoli PD europei è quello di rinforzare i nostri legami con i partiti fratelli del PD in vista delle elezioni europee e dell’imminente Congresso del Partito Socialista Europeo, che si terrà a Roma e che segnerà l’ingresso del PD nel PSE. Come PD Berlino abbiamo già organizzato un incontro fra i nostri iscritti e la candidata della SPD Sylvia-Yvonne Kaufmann e saremo presenti all’evento conclusivo della campagna della SPD il 19 maggio ad Alexander Platz con un nostro stand.

Dario Pasquini

Segretario del Circolo PD di Berlino




Due parole sulla “partecipazione” alle Primarie del PD

Le primarie del Partito Democratico si sono concluse in modo molto positivo In Italia e all’estero.

Le stime che erano state fatte parlavano di un milione forse un milione e mezzo di persone. Hanno votato quasi tre milioni di cittadini e di cittadine. La sorpresa è stata grande anche per il Partito Democratico, infatti, le valutazioni preliminari, come dichiarato da Guglielmo Epifani all’apertura del Congresso Nazionale del PD, erano molto più modeste.

Queste primarie rappresentano un successo sia del Partito Democratico, che è riuscito a mobilitare molte persone malgrado il dilagare dell’astensionismo e dello scetticismo, sia della Politica in senso più generale, perché abbiamo avuto la dimostrazione che le persone vogliono partecipare e che desiderano essere parte delle scelte politiche.

Parlando del nostro caso specifico, il Circolo PD di Berlino, possiamo dirci molto soddisfatti. La partecipazione è stata importante, infatti, hanno votato al seggio 162 connazionali. A cui dobbiamo aggiungere 55 elettori che hanno votato online.

Al seggio, il 46% dei votanti al, maschi e femmine, ha un’età compresa tra i 18 e i 33 anni. Nella fascia d’età 34-43 troviamo un 19% di votanti di sesso maschile e un 13% di donne. Nella fascia d’età tra i 65 e i 73 anni abbiamo invece un 18% di votanti donne e un 12% di uomini.

Non ci sono stati votanti donne con un’età superiore ai 74 anni, mentre per gli uomini siamo ad un 3%.

Nel voto online, invece, la maggior parte dei votanti è di sesso maschile (72%). Le donne sono la parte residuale. La fascia di età 18-33 anni  quella più cospicua, infatti, donne e uomini in questa coorte di età sono il 52%. Nella fascia di età 34-43 anni troviamo un 32% di votanti.

Se uniamo il voto online con quello al seggio abbiamo che hanno partecipato a queste primarie in 217 votanti, di cui il 45% rappresentato dalla fascia di età 18-33 anni.

La mobilitazione è stata maggiore tra i giovani, specialmente nella categoria degli studenti (includendo qua gli Erasmus e i dottorandi) e nei “giovani-adulti” ossia i quarantenni.
Quali sono le considerazioni che possiamo fare?

Nel caso di Berlino parliamo di numeri ridotti, è vero, con una lieve contrazione rispetto alle precedenti primarie, ma se pensiamo a quanti ragazzi e quante ragazze hanno preso parte all’estero, con il voto online e in Italia a questo evento, allora non possiamo non cogliere gli aspetti incoraggianti e positivi di questa partecipazione.

Queste Primarie hanno dato una risposta chiara a chi ha usato, in questi ultimi tempi, l’antipolitica come un mantra e una risposta altrettanto chiara verso il pessimismo dilagante.

Se una speranza c’è, e siamo sicuri ci sia, è proprio in questa forte partecipazione. Sarà compito del Partito Democratico raccogliere questo potenziale e svilupparlo. Nel nostro piccolo, come Circolo PD di Berlino, ci impegneremo affinché questa volontà di partecipare e di “esserci” non vada persa.

Si tratta di una sfida che accogliamo volentieri.

Federico Quadrelli

Presidente PD Berlino




Esito delle votazione per le primarie PD dell’8 Dicembre 2013

Al seggio di Berlino abbiamo ottenuto un eccellente risultato per quanto riguarda la partecipazione. Hanno preso parte a questo bellissimo evento di democrazia ben 162 persone, soprattutto giovani, ragazzi e ragazze.

Non era scontato che in un contesto come quello attuale, la partecipazione fosse così importante. Anche in Italia, malgrado i dubbi, la partecipazione è stata molto alta e questo è un successo.

Matteo Renzi  56
Giuseppe Civati  98
Gianni Cuperlo  7
Voti non validi 1

Grazie a tutti per la vostra partecipazione!




Il saluto del Segretario Dario Pasquini

Care amiche e cari amici,

benvenute/i nel nuovo blog del Circolo del Partito Democratico di Berlino.

Con questa piattaforma ci proponiamo di far conoscere a un pubblico più ampio l’attività e la stessa esistenza del Circolo, con la speranza di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di italiani che vivono nella capitale tedesca.

Negli ultimi anni Berlino è diventata una meta estremamente ambita per un gran numero di giovani e meno giovani del nostro Paese, desiderosi di immergersi in un ambiente internazionale pieno di stimoli. Naturalmente, questa convergenza verso Berlino è un fenomeno non soltanto italiano, ma di portata europea. Noi del Partito Democratico guardiamo con molto interesse a questo sviluppo e siamo consapevoli che esso porta inevitabilmente con sé una grande quantità di energie, anche di natura politica, inespresse o non adeguatamente valorizzate. Per questo, intendiamo utilizzare il Circolo come punto d’incontro e luogo di discussione per i vecchi e nuovi italoberlinesi, con l’obbiettivo di fornire, nel nostro piccolo, un contributo di crescita culturale e politica per la città e i suoi abitanti.

Il Circolo PD di Berlino è attivo sin dalla fondazione del Partito nel 2007. Fino al 2013 è stato diretto da Laura Garavini, che dal 2008 siede nel Parlamento italiano e nella Commissione bicamerale antimafia. Laura viene dalla società civile e ha fondato a Berlino l’Associazione “Mafia? Nein, Danke!”, che ha contribuito a segnare una svolta nell’atteggiamento della Germania verso il problema delle mafie, oggi non più considerato solo faccenda esclusiva dell’Italia.

Il Circolo svolge una serie di attività che vanno dalla promozione culturale, al contatto con il territorio, alla mobilitazione e discussione politica. Fra il 2012 e il 2013 abbiamo organizzato proiezioni di film che hanno ottenuto un grande successo di pubblico: la prima tedesca del film rivelazione del 2013, “Viva la Libertà”, con la presenza dello sceneggiatore del film; il documentario “Mare Chiuso” sui tragici respingimenti di immigrati verso la Libia di Gheddafi ordinati dal Governo Berlusconi, il cui contesto ci è stato illustrato dall’ex Presidente del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura; il documentario “Italy love it or leave it”, che indaga con intelligenza i lati oscuri ma anche le molte potenzialità dell’Italia di questi anni. Nel settembre 2013 c’è stata poi la presentazione del libro dello storico Filippo Focardi “Il cattivo tedesco e il bravo italiano”, sulla rimozione dei crimini italiani della seconda guerra mondiale. Per il futuro, stiamo studiando progetti altrettanto ambiziosi, di cui vi informeremo sulle pagine di questo blog.

Un punto di incontro per gli italiani, ma anche per i democratici di tutte le nazionalità, a partire dai tedeschi. Le riunioni del Circolo sono ospitate da molti anni nella sede della SPD di Berlino e con gli attivisti del nostro partito “fratello” siamo in frequente contatto per l’organizzazione di eventi culturali, dibattiti e per le campagne elettorali. Recentemente, grazie alla collaborazione fra il PD Berlino e la SPD, si è inaugurata proprio nel “Kurt-Schumacher-Haus” una mostra di quadri di Carlo Levi, uno dei più influenti intellettuali dell’Italia del dopoguerra.

Nell’ottobre 2013 sono stato eletto segretario del Circolo. Anche grazie all’entusiasmo dimostrato dal Direttivo che mi affianca, sono convinto che sapremo continuare il percorso estremamente positivo intrapreso dalla segretaria uscente Laura Garavini, che ringrazio per la fiducia dimostratami negli ultimi anni e che, continuando la sua attività in Parlamento, rimarrà un nostro punto di riferimento come responsabile dei rapporti con la SPD.

Infine, un grande grazie ai lettori, che spero continueranno a seguirci sia qui sul blog sia magari partecipando di persona alle riunioni. Non esitate a contattarci all’indirizzo pd-berlin@gmx.de, per avere maggiori informazioni sul Circolo o per iscrivervi alla nostra newsletter.

 

A presto,

Dario Pasquini