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Incontro con Sylvia-Yvonne Kaufmann

il 29.04.2016 abbiamo incontrato la nostra eurodeputata SPD Sylvia-Yvonne Kaufmann presso il ristorante italiano Grano&Pepe.

Abbiamo avuto una discussione ricca, interessante e molto partecipata su temi complessi come la sicurezza e la lotta al terrorismo, il fenomeno migratorio e la questione della partecipazione politica nella socialdemocrazia europea. Abbiamo affrontato anche temi molto tecnici riguardanti TTIP e CETA così come la questione della modifica dei trattati internazionali.

Un grazie di cuore a Sylvia-Yvonne per essere stata con noi e per la sua disponibilità e competenza. Un grazie anche a chi ha partecipato e al ristorante che ci ha preparato un buffet italiano buonissimo. Un saluto anche a chi non è potuto essere presente per i tanti impegni.

Il nostro impegno va avanti. Fare politica può arricchire davvero sia chi la fa sia chi partecipa. Molto dipende dall’impegno, dalla serietà, dall’onestà e dalla competenza di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali. Sono felice e onorato dell’amicizia con Sylvia-Yvonne Kaufmann e il nostro gruppo PD Berlino.

Avanti tutta, per contribuire al bene di questa città e dell’Europa. Insieme.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Intervista con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Für die erste Ausgabe der Zeitschrift #agoràBerlino haben wir ein Interview mit Sylvia-Yvonne Kaufmann geführt, unserer Europaabgeordneten für das Land Berlin.

Dieses Interview wurde auf Italienisch publiziert. Aber es war auf Deutsch geführt. Anbei befindet sich die deutsche Version des Interviews.

Interview mit Sylvia-Yvonne Kaufmann

Federico Quadrelli
Vorsitzender PD Berlin




A cena con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Il 27 novembre abbiamo partecipato a una serata dedicata all’Europa e organizzata da Sylvia-Yvonne Kaufmann, la nostra eurodeputata (SPD).

Abbiamo accettato volentieri l’invito e abbiamo discusso insieme a compagne e compagni dell’SPD, del PS e del Labour Party, del futuro dell’Europa: dalla questione dei rifugiati al TTIP, dal ruolo dell’Europa nei conflitti in medio-oriente al percorso di integrazione politico-economica dell’Unione.

Una serata interessante, ricca di spunti e piena di voglia di fare.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Il Primo maggio a Berlino

Perché celebriamo il Lavoro con una festività? Perché ogni anno centinaia di migliaia di persone si riversano nelle strade di decine e decine di città?

Perché il lavoro è ciò che ci consente di vivere una vita qualitativamente diversa. Perché il lavoro è ciò che dà dignità alla persona: attraverso la fatica del proprio lavoro, l’uomo dà un senso al suo essere nel mondo.

Dopotutto, Il lavoro è una componente essenziale dell’identità sociale di un individuo. Il lavoro incide profondamente sulla vita delle persone: solo con un buon lavoro e con una giusta retribuzione una persona può costruirsi una vita dignitosa. Per questo è bello che nella nostra Costituzione tale principio sia addirittura esplicitato nel primo articolo:

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro

Di contro, quindi, la disoccupazione è la piaga da combattere con ogni mezzo. Poiché essa non procura solo l’impoverimento monetario degli individui, delle famiglie e dunque della collettività, bensì anche un danno all’identità sociale e al proprio sistema di valori.

Come Socialisti e Democratici abbiamo l’obbligo di lottare con forza affinché il lavoro non venga reso strumento di oppressione anziché di emancipazione. Abbiamo l’obbligo di lottare non per un lavoro qualsiasi a qualsiasi retribuzione, ma per un lavoro di qualità, che rispetti le capacità e le competenze delle persone e che sia in grado di garantire ad esse la libertà dal bisogno.

Buon primo maggio!

Federico Quadrelli

Segretario Circolo PD Berlino




Una festa del primo maggio davvero europea!

La festa del lavoro, una celebrazione importante che riunisce ogni anno migliaia di persone per celebrare i diritti e la libertà. Il lavoro è dignità ed è nostro dovere ricordarlo a chi, un po’ ovunque, cerca di farcelo dimenticare.

Per la prima volta il Partito Democratico ha partecipato come membro del Partito Socialista Europeo alla manifestazione di Berlino. Per la prima volta la bandiera del PD era assieme a quella degli altri partiti della famiglia socialista europea. Abbiamo sfilato con la candidata SPD di Berlino, Sylvia-Yvonne Kaufmann e con altri esponenti della SPD locale come Jan Stöß, Cansel Kiziltepe e Dilek Kolat.

Le forze di estrema destra stanno avanzando in modo allarmante ovunque. In Germania, come ha ricordato oggi la candidata Kaufmann alle varie iniziative a cui abbiamo presenziato, non c’è uno sbarramento e i partiti come l’NPD possono entrare nel Parlamento Europeo anche con una percentuale bassa. I neo-nazisti non devono entrare nel Parlamento Europeo, non possiamo permetterlo. Ma il nostro impegno non si limita a questo, è imperativo arginare le forze di destra, euroscettiche e populiste, come AfD in Germania, FN in Francia, FI e M5S in Italia.

Per dare un significato più forte a questa campagna elettorale abbiamo partecipato assieme alla SPD agli incontri nei vari Bezirk. Con noi anche attivisti PES del PSOE spagnolo, del Parti Socialiste (PS) francese, del Socialistische Partij (SP) olandese, del Sozialistisce Arbeiterpartei (SAP) svedese e dell’Arbeiterpartei norvegese (AB).

Questo primo maggio è stato un primo maggio davvero europeo. Il nostro impegno per un’Europa migliore, solidale e sociale che restituisca dignità al lavoro e che ridia speranza a un’intera generazione. Insieme per Martin Schulz Presidente della Commissione Europea, per una vera Europa Unita, contro ogni populismo e contro ogni deriva nazional-fascista post-moderna.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino




L’8 marzo a Berlino con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Articolo tratto dal sito pdgermania.de

L’evento dell’8 marzo è conosciuto come la festa internazionale delle donne. In questa occasione la donna viene celebrata, vengono denunciate le disparità che esistono nella società e gli uomini, di norma, si limitano a regalare un mazzo di mimosa all’amica, alla moglie o alla fidanzata, credendo così di aver assolto al loro dovere.

Finita la festa, la routine torna quella di sempre e, anno dopo anno, le cose non cambiano. L’errore è di concepire l’8 marzo non come un giorno di denuncia e di critica al sistema di cui facciamo parte, bensì una festicciola glamour in cui molte donne (diciamo la verità) gioiscono nel dire “è il mio giorno!” e molti uomini si sentono “in obbligo” di fare qualche cosa di carino: “massì, oggi è il loro giorno…” con un approccio, ancora una volta, fortemente maschilista.

Il problema, però, non è universale. Se in Italia la struttura patriarcale è ancora forte e dominante, come sostengono sociologi e psicologi, altrove le cose sono assai diverse.  Per la prima volta, infatti, ho assistito ad una manifestazione dedicata alle donne, dove la donna non era affatto “celebrata”, dove non c’erano mimose e dove, udite udite, la presenza di ragazzi e uomini era grandissima.

Alla festa della donna, a Berlino, ho partecipato su invito della SPD e assieme alla capolista per le elezioni europee Sylvia-Yvonne Kaufmann. Abbiamo preso parte al corteo che da Gesundbrunnen ha raggiunto Rosa Luxemburg Platz, circa 1 ora e 30 minuti di marcia, con musica e balli.

La cosa che più mi ha colpito è stata  la fortissima presenza di uomini, giovani e meno giovani, dimostrando che altrove la “questione femminile” è anche una “questione maschile“. Sì, perché quando si parla di parità non è possibile immaginare che la discussione includa solo le donne. Senza la controparte, gli uomini, non è possibile affrontate i temi della disuguaglianza di genere nel lavoro, nell’educazione e nella vita quotidiana.

Al corteo, inoltre, erano presenti donne e uomini di nazionalità diverse. Un gruppo mi ha particolarmente colpito, quello delle donne col velo che manifestavano accompagnate dai propri mariti e passeggini a seguito. Anche in questo caso, grande stupore e gioia.

La questione maschile è dunque il vero nodo da sciogliere. Il punto è come gli uomini si rapportano con le donne, ma soprattutto, come essi si rapportano con se stessi.

Solo con la consapevolezza che i problemi delle donne riguardano anche gli uomini, si può pensare di poter intervenire concretamente sulle disuguaglianze che ancora caratterizzano il nostro Paese, e soprattutto è importante che le donne stesse acquistino coscienza di questo fatto.

Allora, un buon otto marzo a tutte le donne e a tutti gli uomini.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino




Come si vota alle elezioni europee 2014?

Le prossime elezioni europee si terranno tra il 22 e il 25 maggio 2014 come deciso dal Consiglio europeo. Potranno partecipare al voto tutti i cittadini aventi diritto al voto di tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Come PD Berlino sosteniamo la lista dei candidati che il PD Nazionale presenterà a breve, e invitiamo tutti a partecipare attivamente alle consultazioni.

Il voto per il rinnovo del Parlamento europeo coinvolge tutti gli Stati membri. Inoltre, per la prima volta sono state presentate liste unitarie a livello europeo, il che è un grande passo avanti per la costruzione di un vero spazio politico europeo. Il capolista del PSE è Martin Schulz, già Presidente del Parlamento Europeo, mentre per la circoscrizione di Berlino troviamo, tra le altre e tra gli altri, Sylvia-Yvonne Kaufmann, che abbiamo avuto il piacere di incontrare qualche settimana fa.

Il voto degli italiani all’estero

L’elettore italiano residente all’estero (iscritto AIRE)  può optare per il voto per i candidati del Paese in cui risiede; in tal caso voterà presso i seggi istituiti dalle Autorità del Paese di residenza estera previa domanda al competente ufficio elettorale tedesco.

Si ricorda che il doppio voto è vietato: se si vota  a favore di un candidato italiano non si potrà esprimere il voto anche per il candidato locale e viceversa.

Se sei iscritto all’AIRE e vuoi votare per la lista dei candidati tedeschi, devi presentare la richiesta di iscrizione di persona, entro il 4 maggio 2014, presso l’Ufficio elettorale del Comune. Coloro che nelle precedenti elezioni  europee hanno votato per i candidati tedeschi sono automaticamente iscritti anche per il 2014.

Per maggiori informazioni, leggi >>qua<<

Se non sei iscritto all’AIRE devi far pervenire entro il 6 marzo 2014 al Consolato competente l’apposita domanda diretta al sindaco del Comune  nelle cui liste elettorali sono iscritti. I moduli da scaricare sono:

1) modalità di presentazione della domanda,

2) modulo per la presentazione della domanda.

Per qualsiasi informazioni il concittadino può fare riferimento all’Ambasciata italiana e ai servizi consolari. L’indirizzo è Hiroshimastraße 1, 10785 Berlin, num. tel: +49(0)3025440