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Ritirata la medaglia all’ex SS Kusterer

Care iscritte e cari iscritti,
care e cari simpatizzanti,

sono molto felice di scrivere questo comunicato. Il sindaco di Engelsbrand, Bastian Rosenau, ha ritirato la medaglia che era stata conferita al loro concittadino Wilhelm Kusterer .

Di seguito il comunicato del Sindaco:
http://www.engelsbrand.de/index.cfm?fuseaction=rathaus&rubrik=rathausnachrichten&id=622

Questo risultato è importante poiché è l’esito di un impegno comune tra comunità tedesca ed italiana. Ciascuno di noi si è impegnato, facendo sentire la propria voce, assieme alle nostre rappresentanti e ai nostri rappresentanti PD ed SPD, affinché la memoria delle centinaia di vittime innocenti dei massacri di Fivizzano e Marzabotto, fosse difesa.

Oggi è un buona giornata!

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Visita a Sachsenhausen. Per non dimenticare.

Oggi abbiamo realizzato una visita al campo di concentramento di Sachsenhausen poco fuori Berlino. Non si può descrivere la sensazione che si prova a camminare per i viali di quel luogo pensato e creato per infliggere dolore e morte.

Abbiamo tutti una grande responsabilità, come cittadine e cittadini, come politiche e politici, ma soprattutto come donne e uomini: mai dimenticare! Gli orrori avvenuti 70 anni fa devono essere tenuti bene a mente, affinché ciò che ora appartiene al passato non torni ad essere un orribile presente.

Alcune considerazioni aggiuntive sono state pubblicate sullo spazio blog di Formiche.net.

Un caro saluto

Federico Quadrelli

Segretario Circolo PD Berlino e Brandeburgo




Comunicato del Circolo PD Berlino e Brandeburgo contro il fascismo e ogni forma di razzismo

I recenti attacchi di stampo fascista sui social media alla deputata del PD, On. Laura Garavini, ci spingono a scrivere questa dichiarazione perché essi appaiono iscrivibili in un processo generalizzato di riaffermazione del pensiero autoritario. Ovunque si guardi – Russia, Cina, Turchia, il mondo arabo, Israele stessa o anche in Europa come in Ungheria, Francia, Germania e anche nel nostro paese – si assiste in modo allarmante, non solo nei governi ma anche nella società in generale, a una deriva più o meno apertamente antidemocratica.

Guardiamo con preoccupazione il riproporsi di scenari che la storia del ventesimo secolo ha inesorabilmente analizzato e condannato, e che reputavamo ormai superati. Ci siamo forse illusi che con l’espandersi nella società di un primo benessere e l’affacciarsi alla politica delle messa popolari, sarebbe seguito anche un consolidamento della democrazia in tutti i paesi in cui essa sembrava aver messo le radici. Las toria purtroppo ha preso una strada diversa.

Ciò che crea particolare inquietudine è l’ostentazione e l’arroganza con cui posizioni antidemocratiche vengono presentate utilizzando riferimenti aperti e senza nascondimenti a principi autoritari nella convinzione di trovarsi sostenuti da una parte crescente delle persone cui ci si rivolge.

Per quanto riguarda gli italiani più da vicino, le esternazioni di Orbán, Le Pen, Erdogan e anche di Salvini devono essere viste in tale contesto che sembra dare ragione nei fatti a chi pensa che si stia assistendo a una virata generalizzata delle società verso la “destra”, per utilizzare un termine che deve essere esteso, impropriamente in termini storici, ai paesi dell’area comunista o ex-comunista.

Il Circolo PD Berlino e Brandeburgo intende esprimere con forza la sua totale opposizione verso ogni forma di fascismo e razzismo e richiamare alla necessità di combattere apertamente le loro manifestazioni in tutti i settori della vita pubblica in cui essi si manifestano, inclusa l’area dei social media.

Persone sempre più giovani, sfruttando Facebook o Twitter, costituiscono pagine e spazi di discussione virtuali in cui si inneggia a figure ripugnanti del nazi-fascismo, quale quella di Benito Mussolini. Ci sono veri e propri tentativi di revisionismo storico in cui si vorrebbe far passare per buono un sistema che fu dittatoriale e spregiudicato. Alcune pagine fomentano l’odio contro omosessuali, ebrei, migranti in generale e, in alcuni casi promuovono la ribellione contro lo Stato di diritto e definiscono tutti quelli che non si riconoscono in quel sistema di non-valori, delle “zecche comuniste” meritevoli di “essere messi al muro”.

Questo è quanto accaduto di recente alla deputata PD Laura Garavini, rappresentante degli italiani all’estero. Di fronte al silenzio di Facebook alle richieste di oscurare le pagine inneggianti il al fascismo, quali “Giovani fascisti italiani” con oltre 130.000 iscritti, l’On. Garavini scrive un articolo di denuncia sull’Huffington Post Italia e da quel momento riceve insulti e minacce esplicite.

Abbiamo espresso la nostra solidarietà e vicinanza all’On. Garavini attraverso un messaggio a lei inviato ma crediamo che sia importante fare ancora di più. Noi del Circolo PD Berlino e Brandeburgo siamo fieri di definirci antifascisti e democratici. Chiediamo che Facebook in Italia rispetti, nell’esercizio della propria attività, le nostre leggi. Ricordiamo infatti, che in Italia, in base alla legge 20 giugno 1952, n.645 l’apologia del fascismo è un reato per cui è prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni con multa da 206 a 516 euro. E definirsi “giovani fascisti” e istituire online un gruppo con oltre 130.000 iscritti è senza dubbi propaganda dell’ideologia fascista e rappresenta il tentativo di costituire un gruppo reale ispirato a quei non-valori.

Siamo dell’avviso che i social media debbano rimanere un’area di espressione più libera possibile, ma siamo anche del parere che tale libertà debba tenere conto di quanto la legge prescrive nell’interesse dei social media stessi per evitare che l’eccesso divori la libertà e, con essa, la loro esistenza. È un tema (e un problema) di enorme importanza per la democrazia moderna che deve essere affrontato con la massima priorità. Anche in Italia – nel caso concreto con l’applicazione della legge sull’apologia del fascismo anche in Internet.

Il fascismo è una degenerazione politica contro cui lotteremo sempre. La memoria storica deve essere conservata ed è imperativo per chi fa politica rinnovare questo messaggio. Il ventennio fascista è stato un momento di oppressione e di violenza. L’esperienza della seconda guerra mondiale con il dilagare del nazi-fascismo ha segnato la vita e la storia di questo continente e del mondo. In tanti hanno lottato sacrificando le proprie vite affinché la società in cui vivevano fosse più libera, più giusta e più sana. Il benessere di oggi, il nostro poter esprimere idee e opinioni in libertà, senza il timore di essere perseguitati, minacciati, incarcerati o uccisi – solo per averle espresse – è il patrimonio grandioso che ci deriva dalla resistenza e dalla voglia di riscatto di una comunità.

Da parte nostra denunceremo ogni caso di tentativo di glorificare una pagina della nostra storia che deve essere invece considerata come oscura. Ci opporremo con forza ad ogni tentativo di mistificazione della realtà e della storia. Lotteremo senza se e senza ma contro ogni forma, reale o virtuale, di fascismo. E contro ogni sua manifestazione senza lasciarci intimorire.

Uniti per difendere la libertà e la democrazia!

Federico Quadrelli

Segretario Circolo PD Berlino e Brandeburgo

Piero Rumignani

Presidente Circolo PD Berlino e Brandeburgo