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Posizione del Circolo contro l’introduzione della lapidazione in Brunei per omosessuali e adulteri

Al Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti,
Al Presidente del Partito Democratico Paolo Gentiloni,
Ai Vice-Segretari, Paola de Micheli e Andrea Orlando,

il nostro Circolo segue con grande apprensione le notizie relative all’introduzione della pena di morte
per omosessuali e adulteri nel Brunei, Paese che da tempo ha forti legami con il nostro continente ed
interessi economici consolidati. In Italia, per esempio, a Roma e Milano, ci sono due hotel di lusso di
proprietà del Sultano, come a Londra e in altre parti del mondo.

Il Parlamento Europeo ha, in modo unitario, votato una risoluzione di condanna contro il Brunei per
la decisione di introdurre la pena di morte per persone omosessuali e per adulteri. Questa decisione è
in contrasto palese con tutti i trattati internazionali a cui l’Unione Europa fa riferimento.
Il Sultano ha risposto a questa risoluzione con una lettera inviata al Parlamento Europeo in cui non
solo difende la sua scelta, ma giustificandola in virtù della difesa del matrimonio e della religione
locale e chiedendo quindi all’EU comprensione. Riteniamo questa risposta inaccettabile.

Considerando che l’Unione Europa ha sospeso i negoziati per un accordo di partenariato e di
cooperazione con il Brunei, e che il Sultano non ha intenzione di modificare quanto approvato poche
settimane fa, chiediamo che il nostro partito, attraverso i suoi rappresentanti nazionali, esprima ferma
condanna contro il Brunei, che si impegni nelle sedi istituzionali affinché la sospensione dei negoziati
sia a tempo indeterminato e che vengano presi provvedimenti rapidi e concreti come il blocco dei
beni del Sultano in Europa, così come di tutte le attività economiche e commerciali ad esso
riconducibili. Fra questi sono inclusi hotel di lusso, che sono oggetto di una campagna di boicottaggio
e di cui due si trovano sul territorio italiano. Crediamo che sia opportuna una presa di posizione a
favore di questa campagna da parte del PD.
Dobbiamo mettere in chiaro che chi vuole instaurare rapporti economici e commerciali con l’Unione
Europea e con i suoi Paesi membri deve necessariamente attenersi al set di valori e principi
fondamentali che sono alla base dell’esistenza stessa dell’Unione, come sancito dalla Carta dei Diritti
dell’Unione Europea.
Dobbiamo inoltre affermare con forza che la tutela della dignità umana e il rispetto dei diritti
fondamentali dell’Uomo vengono prima di qualsiasi interesse economico.

 

Circolo PD Berlino e Brandeburgo